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Realizzazione: Vita Nova/ Multiverso srls  in convenzione con Cifa Trapani e in collaborazione con Maria Teresa Tilotta Responsabile Sede Comunale di ERICE TP 

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OPENAIS Trapani

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Complimenti dal Direttivo di CIFA Trapani a Giuseppe Vultaggio (in foto a dx insieme al referente mazarese AIS Ignazio Perez), responsabile Federale FedAgricoltura-CIFA, nonché delegato AIS Trapani, per il successo della manifestazione OpenAIS Trapani che si è tenuta ieri 29 settembre presso l’Agriturismo Vultaggio. 

OpenAIS Trapani, organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier di Trapani, patrocinata dal comune di Misiliscemi, con partner CIFA Trapani e FedAgricoltura è stata una vera e propria festa, la più grande del vino sul territorio che ha visto la presenza di centinaia di persone. 

Una festa per tutti con al centro la cultura del buon bere e del buon cibo per far conoscere e apprezzare a tutti le grandi produzioni del nostro Paese. 

Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua

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DAL MONDO FONARCOM

Piani Formativi 2022

Denominazione del Piano Formativo
FORmazione Mirata Aziendale Risolutiva ed Efficiente


Acronimo del Piano Formativo: 

FOR.M.A.R.E.


Tipologia del Piano Formativo:

 Territoriale


Livello di condivisione Parti Sociali
Piano Aziendale o territoriale in assenza di riscontro dalla Commissione Paritetica Territoriale

 

Soggetto Proponente
Ragione Sociale ANTEMAR SOC. COOP.
Codice Fiscale 01267320818


Matricole associate al Codice Fiscale
8205041697 - ANTEMAR S.COOP.R.L. (Azienda aderente al Fondo)
8208089270 - ANTEMAR PICCOLA SOCIETA' COOPERATIVA (Azienda aderente al Fondo)
Partita IVA 01267320818
Provincia della Sede Legale TP
Comune della Sede Legale Mazara del Vallo
C.A.P. della Sede Legale 91026
Indirizzo della Sede Legale Viale Olanda, 13
Nome e cognome del Legale Rappresentante (L.R.) PECORELLA DUILIO
Data di nascita del L.R. 13/06/1982
Provincia di nascita del L.R. PA
Città di nascita del L.R. PalermoProvincia di residenza del L.R. TP
Città di residenza del L.R. Mazara del Vallo
C.A.P. Città di residenza del L.R. 91026
Indirizzo di residenza del L.R. VIALE OLANDA, 9
Telefono 0923942879
PEC Proponente ANTEMAR@PEC.IT
Responsabile Privacy PECORELLA DUILIO


Soggetto Proponente
Ente di Formazione Accreditato, ambito Formazione Continua per attività finanziate con risorse pubbliche, presso la Regione territorialmente competente, ed iscritto all’Albo Referenti FonARCom come referente “attivo” alla data di pubblicazione della finestra


Regione/i ed estremi del/i provvedimento/i di accreditamento
Regione SICILIA: DDG 3222 del 19/07/2018
Numero membri ATS (Oltre alla Capofila) 0

 

Soggetto Attuatore: Soggetto Proponente

 

Referente del Piano Formativo DUILIO PECORELLA
Email: AMMINISTRAZIONE@ANTEMAR.EUSEZIONE

 

Tematiche di Intervento Prioritarie del Piano Formativo
Tematica 1 - (Sicurezza Prevenzione)
Tematica 2 - (Adeguamento competenze/Innovazione)
Tematica 3 - (Internazionalizzazione)

 

Descrizione sintetica del Piano Formativo proposto

 

Finalità del Piano Formativo


Formazione ex-lege (obbligatoria)
Regione: SICILIA;


Motivazioni e presupposti del Piano Formativo


Il presente piano formativo risponde alla necessità espressa dalle aziende di poter innalzare i propri standard qualitativi attraverso l’applicazione di normative, procedure e tecnologie che guidano la qualità dei servizi proposti o sviluppati dalle imprese.


Obiettivo specifico è quello di fornire alle aziende gli strumenti conoscitivi necessari per operare, con un buon grado di autonomia e responsabilità’, sul versante organizzativo e gestionale per mantenere sotto controllo e assicurare la qualità del prodotto/servizio aziendale congiuntamente alla sicurezza sul lavoro e ambientale.


La formazione sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro è annoverata come “misura generale di tutela” e “obbligo giuridico” a conferma dell’importanza strategica nel quadro della prevenzione e gestione dei rischi aziendali.
Il piano formativo vuole mettere in evidenza alcuni elementi fortemente caratterizzanti la formazione sulla sicurezza ed in particolare:
La formazione coinvolge tutte le figure che operano nelle realtà lavorative:
lavoratori (tutti), dirigenti, preposti, rappresentanti dei lavoratori, incaricati alla sicurezza, responsabili e addetti dei servizi di prevenzione e protezione.

La continuità della formazione in tutta la vita lavorativa, dall’assunzione al cambio mansione,
dai cambiamenti organizzativi all’introduzione di nuove tecnologie, alle condizioni modificative delle condizioni di rischio.
Una formazione non generica ma legata ai rischi specifici, alle mansioni e ai ruoli.


L’aggiornamento periodico
Risultati apprezzabili in termini di sicurezza sul lavoro sono quindi perseguibili adottando una politica di formazione e informazione di tipo partecipativo affinché tutte le notizie, le conoscenze, le problematiche relative alla sicurezza diventino oggetto di comunicazione tra tutti i dipendenti e a tutti i livelli. Un lavoratore formato è infatti un lavoratore consapevole, che rende più facile la gestione della sicurezza, e per questo che il D. Lgs 81/2008 e s.m.i., ha posto sempre la formazione, l’informazione e l’addestramento, come cardini del nuovo sistema prevenzionistico di ispirazione europea, riconoscendo alle iniziative in questa direzione sia un’elevata capacità propositiva verso la diffusione della cultura della sicurezza, sia una provata efficacia nel contrastare i comportamenti lavorativi non corretti e pericolosi che determinano la maggioranza degli infortuni.
Il sistema di gestione della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro all’interno di una azienda non va intesa solo come un problema di puntuale e costante verifica della conformità operativa in termini di luoghi di lavoro occupati (strutture ed edifici), strumenti a disposizione (macchine, attrezzature ed impianti) e materie prime utilizzate (sostanze e preparati pericolosi), bensì come la risultante della partecipazione al sistema da parte di tutti i soggetti che a vario titolo contribuiscono ai processi di servizio che caratterizzano l’azienda stessa. Risultati apprezzabili in termini di sicurezza sul lavoro sono quindi perseguibili anche adottando una politica di formazione e informazione di tipo partecipativo affinché tutte le notizie, le conoscenze, le problematiche relative alla sicurezza diventino oggetto di comunicazione tra tutti i dipendenti e a tutti i livelli.
Un lavoratore formato è infatti un lavoratore consapevole, che rende più facile la gestione della sicurezza, e per questo che il D. Lgs 81/2008 e s.m.i., ha posto sempre la formazione, l’informazione e l’addestramento, come cardini del nuovo sistema prevenzionistico di ispirazione europea, riconoscendo alle iniziative in questa direzione sia un’elevata capacità propositiva verso la diffusione della cultura della sicurezza, sia una provata efficacia nel contrastare i comportamenti lavorativi non corretti e pericolosi che determinano la maggioranza degli infortuni.


Dall’ultimo censimento permanente delle imprese svolto dall’Istat, emerge che La distribuzione dimensionale delle imprese registra in Sicilia una più marcata presenza delle micro e piccole imprese. La struttura produttiva siciliana è caratterizzata da una forte prevalenza delle imprese di servizi rispetto a quelle industriali.
Il territorio della provincia di Trapani è un’organizzazione molto complessa anche in considerazione della vasta diversificazione di figure professionali e di attività lavorative presenti nel luogo. Nonostante questo la rete attuale è composta da aziende che intendono mantenere elevati standard formativi in materia di igiene e sicurezza del lavoro, ritenendo che la formazione in questa materia sia strategica rispetto all’acquisizione da parte del lavoratore di una maggiore consapevolezza del proprio ruolo nell’ambito dell’organizzazione aziendale.
I dati censuari evidenziano che le imprese siciliane hanno avviato numerose azioni nel campo della sostenibilità ambientale, della responsabilità sociale e della sicurezza; il 68,8 per cento delle imprese con almeno 3 addetti svolge azioni per incrementare il livello di sicurezza all’interno della propria impresa o nel territorio in cui opera, La quota di imprese siciliane che ha intrapreso azioni per ridurre l’impatto ambientale è superiore alla media nazionale di 2,8 punti percentuali, mentre nelle attività di responsabilità sociale la supera di 2,3 punti ma in quelle inerenti la sicurezza la quota eccede il valore medio nazionale di ben 4 punti percentuali e il valore più elevato si registra nella provincia di Trapani (87,0 per cento). L’impegno a incrementare i livelli di sicurezza all’interno dell’impresa o nel territorio in cui opera è più accentuato tra le imprese di costruzioni (76,8 per cento) e nell’industria in senso stretto (71,2 per cento) rispetto alle imprese commerciali (65,6 per cento).


La pianificazione degli interventi vuole tener conto di questo trend e di quanto dovrà essere progettato sia in riferimento agli adempimenti legislativi (D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.) sia per quanto riguarda la capacità di riuscire a intercettare e affrontare specifici bisogni organizzativi e professionali delle strutture e delle persone.
Il Piano sarà gestito e attuato da ANTEMAR SOC. COOP., Ente di formazione accreditato con ventennale esperienza nel settore, che garantisce la capacità di governare tutti i processi di lavoro relativi alla gestione del Piano quali direzione, gestione economico-amministrativa, analisi e definizione dei fabbisogni, progettazione, erogazione, rendicontazione.Le aziende destinatarie della formazione operano in svariati settori dunque e molto importante analizzare il contesto lavorativo di ciascuna di esse per individuare fabbisogni specifici e motivazioni sottese alla proposta. Va pero analizzato il sistema generale all’interno del quale si interviene ed oggi, più che mai, il tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro risulta di grande attualità, sia per il peso sempre maggiore che ha all’interno dei contesti
aziendali, sia per motivi di carattere sociale.
Questo tema e, infatti, tra i più importanti ed avanzati della politica sociale dell'Unione Europea.
Oltre ad un rilevante corpus legislativo, la Commissione Europa, con la collaborazione dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro e della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, ha ampliato le proprie attività a favore dell’informazione, dell’orientamento e della promozione della salute e sicurezza degli ambienti di lavoro, rivolgendo un’attenzione particolare alle piccole e medie
imprese.
Un ambiente sicuro e sano concorre in maniera rilevante alla qualità del lavoro.
Il progetto prevede l’erogazione di contenuti tesi a trasferire competenze e conoscenze per operare in sicurezza e diffondere la cultura della sicurezza. La creazione di una cultura della sicurezza e un passo indispensabile per assicurare alle aziende gli strumenti necessari per lavorare al meglio e per produrre in un’ottica di qualità.
La cultura della sicurezza si crea attraverso alcuni passaggi ben precisi:
- considerare la sicurezza un sistema complesso che deve essere progettato, applicato, gestito e mantenuto
costantemente, prestando particolare attenzione alle normative di riferimento;
- percepire la sicurezza come un “valore aggiunto” al quale non si può rinunciare se si vuole restare competitivi in un mercato che chiede sempre di più la qualità ottimale del servizio/prodotto offerto.
Si rende pertanto necessario consolidare l’idea che la sicurezza non rappresenti un costo aggiuntivo per le aziende, quanto piuttosto un investimento finalizzato ad ottenere enormi vantaggi gestionali, quali una maggiore efficienza ed una più sicura operatività e, di conseguenza, un adeguato ritorno economico e di immagine. 

 

Si intende quindi raggiungere questo obiettivo attraverso l’erogazione dell’attività formativa prevista in primis dall’art. 37 (Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti), comma 1 suddivisi in base alla fascio di rischio delle aziende partecipanti (alto, medio, basso) Inoltre verranno erogati i corsi, sempre specializzati sulla base della tipologia di rischio, relativamente alla gestione delle emergenze (primo soccorso ed antincendio).


I partecipanti al piano formativo possiedono competenze derivanti dalla propria esperienza lavorativa e/o da precedenti esperienze formative comunque riferibili alle figure professionali da loro ricoperte.


Preliminarmente all’avvio del Piano formativo, per ciascuna lavoratrice e ciascun lavoratore verrà effettuata
una rilevazione delle competenze in ingresso da parte di formatori qualificati ed esperti, attraverso uno strumento appositamente predisposto e mediante l’esame di eventuali dossier che attestino il possesso di conoscenze e competenze in esito a precedenti percorsi formativi.
La valutazione delle competenze in ingresso va inteso in ogni caso non come mera somministrazione di un test ai partecipanti per valutarne l’ammissibilita al Piano formativo, bensi come un processo di presa di coscienza e di diagnosi/rilevazione del fabbisogno formativo e nel contempo di valutazione del percorso di apprendimento da compiere.
Tale processo, supportato dal formatore con l’ausilio di uno strumento dedicato, fornira un input importantissimo al docente in termini di conoscenza delle aree di competenze (che potranno gia parzialmente possedere o meno), da potenziare, rafforzare e aggiornare



Grado di coinvolgimento nel Piano Formativo del territorio (Istituzioni, Università, Parti Sociali, Ente Bilaterale)
e descrizioni del ruolo e delle funzioni svolte.


Nel Piano formativo saranno trattate in maniera scientifica e con simulazioni pratiche casistiche che interessano direttamente i processi coinvolti nelle attività esercitate dalle aziende, basandosi sulla esperienza ormai pluriennale del soggetto proponente e gestore del piano formativo. A tal fine è fondamentale la valorizzazione delle risorse umane nel loro coinvolgimento nella organizzazione del lavoro e dei processi produttivi coinvolgendo istituzionalmente, chi per eccellenza, recita questo ruolo che è proprio dell'Ente Bilaterale Epar, Ente Bilaterale della contrattazione collettiva di Cifa Italia. Cifa Trapani verrà coinvolta dall'ente nelle attività di promozione e diffusione dei risultati tramite organizzazione di seminari pubblici, convegni, tavole rotonde, ecc.. L’attività di diffusione dei risultati è finalizzata a favorire la ripetizione e la visibilità dell’attività progettuale e a diffondere i risultati del Piano Formativo e proporre buone prassi attraverso l’informazione sui risultati ottenuti durante la realizzazione del Piano. In questo modo non solo è
soddisfatta l'esigenza del controllo nella gestione delle risorse pubbliche, ma si contribuisce alla partecipazione attiva al processo di conoscenza, introducendo un principio di responsabilizzazione dei soggetti coinvolti e favorendo nella quotidianità di pratiche di successo.
Sono oggetto di diffusione sia i risultati del Piano Formativo, sia gli strumenti e le metodologie usate nell’attività svolta e le tematiche oggetto di apprendimento. Verranno pertanto attivati per favorire la diffusione dei risultati del Piano,:
1. aree dedicate all’interno dei siti internet;
2. pubblicazioni e pubblicità, ricerche e informazioni;
3. organizzazione di seminari pubblici, convegni, tavole rotonde, ecc.
4. Realizzazione di interviste radiofoniche presso radio locali

 

Settori produttivi di appartenenza delle Aziende coinvolte nelle attività progettuali 
COSTRUZIONI
COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA
ALBERGHI E RISTORANTI
ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE
SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE

Stima della dimensione prevalente di Azienda/e coinvolta/e nel Piano Formativo
Dimensione di impresa prevalente che si prevede di coinvolgere nel Piano Formativo (cfr. parametri
dimensionali ex D.M. Attività Produttive del 18.04.2005)
x Microimpresa
x Piccola Impresa
x Media Impresa

 

Imprese coinvolte nella promozione delle attività del Piano: 50
Imprese coinvolte nel Piano ( Beneficiarie delle attività formative proposte ): 22

 

Soggetti destinatari del Piano Formativo

Operai 290
Impiegati 60
Quadri 0
Apprendisti 30
TOTALE COMPLESSIVO DESTINATARI 380

 Mazara, lo Studio PAG vincitore del Cassa Edile Awards 2023

Il Premio riservato ai consulenti del lavoro il cui comportamento viene riconosciuto virtuoso e leale. Lo Studio PAG, rappresentato dal dott. Gaspare Ingargiola, sito a Mazara del Vallo (in via Salemi n.187) è risultato fra i vincitori del Bollino Cassa Edile Awards 2023. Questo il messaggio ricevuto dalla Cassa Edile Awards: “siamo lieti di comunicarvi che il vostro studio e' risultato vincitore del nostro Bollino Cassa Edile Awards 2023. Il riconoscimento che vi e' stato tributato e' il ringraziamento del sistema bilaterale e della Cassa Edile Trapani che ne ha segnalato il vostro comportamento virtuoso. L'obiettivo di questo prestigioso riconoscimento –si legge ancora- e' quello di valorizzare i consulenti che contrastano la concorrenza sleale distinguendosi per il rispetto delle regole e dei contratti collettivi nazionali edili”. Cassa Edile Awards è il premio per lavoratori, imprese e consulenti che si sono contraddistinti per i loro comportamenti virtuosi, riconosciuto dalle Casse Edili e Edilcasse Italiane. Cassa Edile Awards è il progetto organizzato dalla Commissione Nazionale Paritetica delle Casse Edili e promosso da SAIE. Cassa Edile Awards è un riconoscimento sincero, per ringraziare chi compete lealmente rispettando le regole, i contratti di lavoro e i lavoratori nel settore edile. L’obiettivo del premio è raccontare l’impegno e i traguardi raggiunti dai protagonisti, il cui valore deve essere un modello a cui aspirare. #studiopag #cifatrapani #CassaEdileAwards #FonARCom #sanarcom #EPAR #settoreedile

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Carta acquisti alimentari

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Carta acquisti alimentari, da luglio nuovi benefici per i cittadini: come e chi può ottenere la tessera (e quanto vale)

Pubblicato in G.U. il decreto attuativo, firmato dal Ministro dell’Agricoltura (MASAF) e dal Ministro dell’Economia (MEF), che istituisce un nuovo Bonus spesa per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

articolo di CAF News 24

 

Per accedere al contributo non sarà necessario presentare domanda ma i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, dovranno essere titolari di una certificazione ISEE ordinaria in corso di validità e con un indicatore non superiore 15.000,00 euro annui e non devono essere titolari, alla data di pubblicazione del decreto, di:

a) Reddito di Cittadinanza;

b) Reddito di inclusione;    

c) qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. NASPI - DIS-COLL;

d) Indennità di mobilità;

e) Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;

f) Cassa integrazione guadagni-CIG;  

g) disoccupazione agricola o altre forme di integrazione salariale, o di sostegno erogate dallo Stato.

 

Il contributo, destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità negli esercizi commerciali convenzionati, è di 382,50 euro (importo che potrebbe incrementarsi, con le somme delle carte che dal mese di Ottobre 2023, non dovessero risultare assegnate).

 

Ma come verranno individuati i beneficiari della Carta acquisti alimentari?

L’INPS invierà entro 30 giorni dal decreto, quindi entro il 12 Giugno, ai singoli Comuni gli elenchi dei possibili beneficiari. I Comuni verificheranno la posizione anagrafica dei nuclei familiari presenti negli elenchi, e attribuiranno, sulla base di specifici requisiti, le carte a loro assegnate. L’INPS renderà a questo punto definitivi gli elenchi e li trasmetterà in via telematica a Poste Italiane ai fini della messa a disposizione delle carte.

 

Qual è la modalità di erogazione del contributo?

Il contributo verrà erogato attraverso carte nominative, elettroniche, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione di Poste Italiane, tramite la società PostePay, e consegnate presso gli uffici postali.

A questo punto sarà lo stesso Comune a informare gli interessati dell’assegnazione del beneficio, e quali sono le modalità di ritiro delle carte presso gli uffici postali abilitati.

Le carte saranno operative a partire dal mese di luglio 2023, e dovranno essere utilizzate, per la prima volta, entro il 15 Settembre, pena la decadenza del beneficio.

 

Articolo di: 
https://www.cafmcl.it/cafnews24/author/caf-news-24